Il vento fra i rami: che cosa vi meraviglia?
Vogliamo "giocare" a descrivere la sindrome di asperger a parole nostre?
una lettera preziosa da uno zio per una nipote
Voglio condividere con voi qualcosa di molto
prezioso, una lettera di 19 anni fa di uno zio per sua nipote, una
lettera d'amore per me e l'umanità.
Le parole chiave della vita di mio zio sono sempre
state condivisione e comunicazione, lui è scrittore e giornalista e
frate capuccino, 46 anni fa lui mi ha battezzato e poi è partito per
conoscere ed abbracciare il mondo, e mentre lui era missionario in
Brasile dove la morte è cosa banale, io che allora avevo 27 anni e
mi sentivo così estranea alla vita io gli scrissi e lui mi rispose
così:
cara nipote, sono tornato all'alba e ho trovato la
tua che m'aspettava. Come sto? In questi giorni con una grannde
diarrea che mi butta giù! Torno da Belem dove sono stato ad aiutare
il regista a fare un documentario sui ragazzi di strada... ecco come
sto: i viaggi mi fanno vivere, mi ossigenano l'anima...
Anch'io provo una certa incomunicabilità: da dove
cominciare, dove trovare le parole per comunicare un'esperienza? A me
succede il contrario:IO SO CHE COSA CI RIEMPIE, ME LO HA INSEGNATO LA
VITA, NON I LIBRI NON LE PERSONE. Le persone fuori dal comune, al
massimo , riescono a comunicarti il loro cammino, come è avvenuto il
fenomeno. Ma L'ESPERIENZA DI UNO è SEMPRE UNICA E IRRIPETIBILE,
ognuno deve camminare con le proprie gambe. Dunque il massimo che
posso fare è mettere in comune l'itinerario percorso, niente altro,
e se guardo indietro alla mia vita devo ammettere che il mio
carattere era molto simile al tuo. Ho incominciato a vivere veramente
quando ho incontrato Don Zeno, primi anni 70, lui aveva quel PANE CHE
MI SFAMAVA, aveva il dono di farmi sentire vivo, di farmi credere che
valeva la pena spendere la vita per qualcuno.
E tu che scrivi “e non sopporto più di non toccare
altro che il vuoto di me”, ebbene io ti auguro di toccare il fondo,
di esasperarti sul fondo di te vuoto: SOLO TU PUOI FARE IL SALTO. Che
cosa è il salto? IL FIDARSI, di sé e degli altri; di se prima di
tutto, poi degli altri; GLI ALTRI SONO IL PIENO DI NOI, GLI ALTRI
FANNO IL PIENO DI NOI STESSI. Parole cifrate? Niente affatto e quando
non dirai più come si fa sarai sulla strada giusta. Ed è un
processo che si rinnova sempre nella vita; uno non potrà mai dire
ora ho imparato il trucco, ho la soluzione in tasca, ogni volta
bisogna rifare la tela di nuovo. Quando nella mia vita è apparsa R.,
la drogatina, ho ricominciato tutto di nuovo, perchè era il nuovo
che rompeva il mio guscio e mi imponeva di ricominciare . Poi
un'altra rinascita quando sono venuto tra le vittime del terzo mondo
e a tutt'oggi mi sembra di essere sulla soglia di un'altra tappa
della mia vita: non è facile muoversi perchè NON ESISTE UNA MAPPA,
TUTTO è SEMPRE NUOVO.sempre bisogna ricominciare da capo, la lezione
della vita non la si impara mai abbastanza e mai definitivamente.
Oggi è il viaggiatore che mi fa vivere, se sono
fatto su misura planetaria, se qualcuno mi ha messo dentro al cuore
aspirazioni senza fine, se il mio pensiero non riposa mai devo
trovare la maniera per alimentare la mia fame e la mia sete di
conoscenza dei miei simili. Quando torno dall'immersione in apnea di
un popolo con la sua storia cultura tradizioni io ne esco arricchito,
altro che arricchito, Mi SENTO UN ALTRO: come avessi ricomposto il
mosaico di quel me che porto dentro e che vuole emergere come quando
si sviluppa e stampa la fotografia.
Tu dici “non riesco a concepire e sentire
l'esistenza di un'altro, A ME SUCCEDE IL CONTRARIO, non riesco a
concepire la mia vita se non con gli altri. E oggi a me servono gli
altri su misura cosmica e planetaria, non mi basta chi mi sta
intorno, un ruscelletto non mi disseta e allora mi butto in alto
mare..
Scrivi ancora “non so da che parte uscire...”,
smetti di pensarlo ed esci al largo di te e troverai l'altro che
rende possibile la pienezza di te, ma forse c'è una premessa:
ELIMINARE LA PAURA, scrivi ancora “anelante a vivere ma con la
paura di non riuscirci; vorrei tanto mettermi alla prova ma temo di
non poter sopportare la realtà e gli altri e di non esserne in
grado” BUTTA VIA QUESTI PENSIERI, perchè aver paura di non farcela
ancora prima di mettersi in viaggio?
A me succede il contrario: ho sempre voluto fare cose
azzardate, cose che gli altri rifiutano. E oggi, mi piacciono i sogni
che gli altri hanno paura a sognare, anche se ho preso delle batoste
e delle delusioni, ma non rimpiango nulla perchè tutto è servito a
fare di me quello che sono oggi: E SO CHE DEVO ACCETTARMI, VOLERMI
BENE COME SONO AL FINE DI FARE DI ME CIO' CHE SOGNO.
Tu scrivi “temo di poterti deludere quando ci
incontreremo”, non sono mica un giudice io. Un amico accetta
l'altro come è, se fa qualcosa per farlo sentire diverso è già
fuori dall'orbita dell'amicizia, non avere paura neppure della realtà
diversa dalla tua: credo sia più facile di quello che credi, basta
predisporre il cuore a fare ginnastica di ASCOLTO, di capacità di
ACCOGLIENZA dell'altro come l'ALTRO.
IL PRIMO PASSO PER VARCARE LA SOGLIA SI FA QUANDO
QUALCUNO VI PRENDE PER MANO. Io ho avuto don Zeno, la drogatina R.,
le vittime del terzo mondo e oggi i bambini delle favelas. È solo
per questo che t'ho offerto una mano amica, al di là di ogni
considerazione di successo o insuccesso. Uno per esempio mette al
mondo un figlio prescindendo da tutto quanto, perchè è amore
gratuito, non mira alla ricompensa, al contraccambio, lo stesso
dovrebbe essere tra due che si amano... e poi alla fine ti accorgi
che il mestiere più difficile è fare l'uomo, amare gli altri ..Non
ci hanno educati a renderci conto che tutti gli altri hanno bisogno
di ciò che abbiamo bisogno noi, quindi la misura del come
rapportarci è dentro di noi, non si ttratta di una cosa astratta
difficile tanto meno impossibile. Forse dovresti cominciare ad amare
te stessa, come sai scoprire il bello della natura, così devi
cominciare a scoprire il bello di te.
Come fai ad essere tanto sicura che non avrai figli?
Perchè ti escludi questa esperienza che rasenta il mistero? E lo
dici con tale amarezza! Tu scrivi “non appena provo a mettere la
testa fuori dal mio mondo resto delusa” e che importa? Questo può
impedirci di tentare e ritentare a fare con quella fragile argilla
che siamo noi un capolavoro? E se da noi venisse fuori una semplice
brocca non sarebbe già una soddisfazione quella di essere utili a
qualche cosa? Mi viene un dubbio:forse tu provi in momenti brevissimi
le vertigini degli ideali più belli, ti sembrano irraggiungibili e
quindi ti viene da rinunciare in partenza: come la volpe che diceva
che l'uva non era matura solo perchè era troppo alta... se una cosa
è troppo alta per me farò di tutto per crescere per potenziare la
mia umanità, elasticizzare i miei sentimenti e i miei sogni fino a
quando ci riesco..non ti pare?
Nipote non aver paura tu sei molto meglio di quello
che ti dipingi: ognuno di noi porta il negativo di sé ed è solo con
il negativo che si può ricavare il positivo, tu che lavori in un
laboratorio fotografico lo sai. Guai a disprezzare il negativo le
ombre le tenebre. Non servono anche queste per dare risalto alla
luce? E allora tira le conclusioni.
Ad ogni modo sappi che sono sempre disponibile, poi
le cose, le vicende, gli avvenimenti ci aiuteranno a far maturare le
situazioni e le scelte; non credere che io sia esente da dubbi paure
e interrogativi.
Il viaggiatore fuori di me mi crea un fenomeno
strano, mi aiuta a circolare sempre di più nelle mie vene, a
scoprire il mio io più profondo, a far emergere quello che sogno di
me: un uomo universale, un uomo che vive per portare tutti gli altri
nel suo essere, nel suo intimo.percorrere il mondo per me non è
altro che sentirisi scorrere nelle vene l'umanità...ogni popolo è
come una conchiglia sigillata il cui mistero m'attira. MI AFFASCINA
PERCHE' INTUISCO CHE MI ARRICCHISCE, MI ALIMENTA, AMPLIFICA IL CUORE
E I POLMONI DELL'ANIMA.
L'UNICA COSA CHE CI FA VIVERE E' VIVERE!uscire dal
guscio dei piccoli problemi personali, pensare in grande, buttarsi
nella periferia di noi stessi.
Ognuno di noi è come un mulino che ha bisogno del
suo grano da macinare, più il grano è di qualità, migliore è il
prodotto finale, ecco perchè il mio mulino ha bisogno di esperienze
umane...
quello che non puoi più permetterti è di non
vivere, io non te lo permetto, non puoi condannarti a vivere contro
la tua volontà, non ci è lecito negarci, occorre fare di tutto per
dare corpo all'intuizione che noi portiamo in fondo al nostro essere.
Se la barca rimane legata alla riva anche da un solo
filo di rete non potrà mai prendere il largo.
Ti ho pensato anche nei miei viaggi e ho desiderato
scriverti ma fatico a scrivere senza un intreccio un dialogo. Ad ogni
modo stai serena ed anche sicura che lo zio ti vuole bene. NON AVER
PAURA DI BUTTARE L'ANIMA OLTRE GLI STECCATI, GLI OSTACOLI, LE
BARRIERE. In fondo certe delusioni della vita servono a renderci
conto che solo chi ama in grande pensa e agisce in grande;ti
abbraccio tuo zio F.
Mi piacerebbe che voi immaginaste di rispondere o di
scrivere a mio zio, grazie Phlomis
La RAZIONALITA' è un tratto Asperger?
Secondo voi la RAZIONALITA' può essere considerata un tratto Asperger? Attenzione, questo non significa che non esistano persone non AS razionali e persone AS irrazionali, ma la razionalità é una cosa che in media caratterizza maggiormente gli AS oppure no? Se sì, è vero anche a parità di potenziale cognitivo? Ossia per esempio un 2E tende ad essere più razionale di un gifted non autistico?
Cosa significa la parola "bellezza"?
Ma intelligenza è solo Qi?
Anche voi avete una memoria straordinaria?
Effetto TETTO test QI
Sui test Wechsler (WISC,WAIS ecc.) vi può essere una sottostima del punteggio complessivo se si raggiunge un punteggio di almeno 18/19 in almeno due subtest.
Ma spesso ai genitori viene detto che il bambino non ha raggiunto il tetto massimo,perchè non ha risposto a tutte le domande o non ha risposto alle domande più difficili.
Ci sono due modi per individuare il raggiungimento di un soffitto: se il soggetto ha risposto a tutte le domande correttamente e non potrebbe pertanto ottenere un punteggio grezzo più alto,oppure se i criteri di interruzione,specifici per ogni subtest,non sono stati soddisfatti. Se la prova del soggetto non soddisfa i criteri di interruzione,allora il tetto è stato raggiunto.
Ciò significa che non si può sapere a quanto ammonta una pur pressochè certa sottostima. Raggiunto un soffitto,non sai se oltre vi è un altro piano o altri dieci.
Questa situazione è particolarmente incline a verificarsi in individui a profilo disomogeneo e/o highly gifted e/o 2E. Una volta raggiunto il tetto si ha il pavimento,una stima minima minima del reale potenziale.
Plus dotato o potenziale ancora maggiore?
Che difficoltà possono avere i Gifted non Asperger?
Sottoporsi o non sottoporsi alla valutazione per l'Asperger?
Intelligenza
Perche'... perche' io...
Buongiorno, prima di iniziare condivido con voi questo.
Il “plusdotato due volte eccezionale” – T5 presenta una forma di disabilità fisica o emotiva e per tale motivo, non è quasi mai identificato come soggetto di talento. Egli infatti manifesta comportamenti di disagio che non vengono associati alla plusdotazione, come ad esempio avere una scrittura incomprensibile o mettere in atto comportamenti distruttivi, che non gli permettono di seguire le lezioni scolastiche. Inoltre, sembra sperimentare un alto livello di stress, che si associa a disturbi dell’umore e di ansia, con frequenti vissuti di frustrazioni, scoraggiamento e isolamento. Il plusdotato in questione sembra manifestare una non consapevolezza del suo atteggiamento nei confronti dell’ambiente scolastico, tanto da negare il proprio disagio e ritenere invece che siano le lezioni o i compiti a essere estremamente “noiosi” o “stupidi”. Utilizza spesso una modalità sarcastica o critica in approccio alle lezioni, generalmente col fine di nascondere il suo profondo senso di inefficacia e bassa autostima. Anche se sono poco conosciuti, esistono alcuni programmi scolastici alternativi ideati da alcuni studiosi per esprimere a pieno il potenziale del T5
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Mi sono sempre sentito totalmente differente, sin da bambino.
Mi ritrovo tantissimo in questo breve testo sopra, mi rispecchia.
Anche il fatto che nei test del QI non viene sottolineato.
Vorrei sapere come trovare il mio potenziale.... io penso sia in matematica o fisica (o materie scientifiche)
Nessuno capisce il mio stato d'animo verso la scuola, essa modifica il mio vedere le cose.
Se andassi meglio a scuola, io mi sentirei piu' sollevato... eppure vado male, disturbo... la trovo stupida e mi mette ansia e fastidio.
Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2015/04/bambini-plusdotazione/
Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2015/04/bambini-plusdotazione/
Leonardo da Vinci
Elenco di grandi geni della storia con Asperger
bimbo 4 anni e 10 mesi - QI 130 - CONSIGLI
salve a tutti,
due settimane fa mio figlio è stato diagnosticato "disturbo spettro autistico livello 1 alto funzionamento". la relazione e l'ADOS sono stati una buffonati per me: i punteggi in molti casi non rispecchiavano la realtà. ma andiamo oltre.
esce fuori questo QI di 130 (test WPPSI-III, QI verbale: 112; QI Performance 124; QI Process 100). questo proprio non ce l'aspettavamo.
la mia domanda ora è: quanto è stato determinante questo QI nella diagnosi? nel senso, se uno ha un QI alto e difficoltà relazionali (ma no stereotipie o interessi ristretti) è quasi sempre Asperger?
stiamo valutando l'ipotesi di inserire un educatore per l'ultimo anno di asilo per favorire l'aspetto sociale... secondo voi può servire in un caso del genere?
chi ha bimbi piccoli con QI alti cosa consiglia? quali sono le problematiche possibili?
questa cosa del QI mi confonde un po…. spero sia un dono e non un handicap ma leggendo qui sul forum articoli e discussioni sembra quasi che un QI superiore sia una condanna.
quanto è attendibile il test WPPSI III?
grazie a chiunque vorrà aiutarmi.
Eulero, Gauss e Leibniz
Come immaginate i numeri?
Cosa date al mondo?
Il QI può cambiare nel tempo?
Mi spiego meglio.
Mio figlio ha fatto il primo test WISC IV a sei anni ed è risultato un QI di 131. Lo hanno voluto ripetere quest'anno (ora ha 9 anni) ed è risultato un QI di 137.
Considerando che la prima volta si trattava di una terza edizione del test mentre ora sono passati alla quarta edizione; considerando che il test è stato eseguito dagli stessi medici entrambe le volte:
e' possibile una differenza di 6 punti in soli 3 anni?
Forse la mia è una domanda stupida, non so. Vorrei solo capire.
Grazie